Verbale assemblea del 19 Gennaio 2013

Cari NOGrandiNavi,

eccovi il succo super concentrato della nostra riunione di sabato al Morion.

Eravamo in abbastanza anche se non molti ma, tutti, abbiamo convenuto la necessità di evitare il pericolo che, con le recenti prese di posizioni separate ma pubbliche dei  poteri forti (Costa- Porto, Orsoni-Comune, Trevisanato-VTP, Clini-Governo, ecc.) e le modifiche del PRG in area portuale e di Santa Marta, si proceda per consolidare gli arrivi delle grandi navi in laguna alla marittima come se non ci fossero alternative praticabili.

La strategia dei nostri avversari che rileviamo è quella del carciofo che si mangia foglia a foglia. Decisione dopo decisione il porto si mangia l’intera città

Siamo in campagna elettorale e i candidati, non importa di quale formazione, con scarsissime eccezioni, tendono a evitare i problemi complicati che abbisognano ormai di decisioni molto ravvicinate.

Dobbiamo riportare proprio ora l’intera questione dell’incompatibilità della laguna, della città di Venezia e dei suoi abitanti a ospitare il transito e lo scalo grandi navi all’attenzione dei veneziani.

Dobbiamo rendere operativa l’Amministrazione Comunale ad attuare da subito, nei modi e nei tempi previsti dall’ art. 35, le determinazioni conseguenti di quanto abbiamo fatto introdurre nel PAT.

Il Sindaco, quando ci ha ufficialmente ricevuti, si era impegnato a rendere pubblico il progetto, che lui diceprovvisorio, del dirottamento delle navi a Marghera: recentemente ha dichiarato che è pronto. La città deve vederlo e discuterlo.

Costa, che sostiene che non esiste alternativa per navi turistiche al di fuori della marittima, deve presentare il suo progetto per lo scavo del canale Caotorta (diramazione del canale dei petroli fino alla Giudecca). Se lo ha dato al ministro deve sottoporlo alla città.

De Piccoli deve presentare il progetto del porto galleggiante alla bocca di Lido.

Costa deve presentare il suo porto off schore per petroli e container.

La Capitaneria di Porto deve motivare con studi e rilevazioni scientifiche le sue affermazioni sull’insostenibilità del moto ondoso generato da un eventuale porto fuori dalla laguna.

Trevisanato deve produrre gli studi delle ricadute economiche in città delle navi attraccate in marittima per poterle confrontare con altri studi indipendenti.

 

E’ necessario aprire, proprio ora in campagna elettorale, un grande dibattito in città su un tema decisivo per la sua  salvaguardia e per la vita dei cittadini.

 

La Municipalità di Venezia ha già chiesto al Sindaco un incontro, con tutti i soggetti coinvolti, con tutte le carte in tavola. La Consulta per l’Ambiente del Comune sta facendo la stessa richiesta. Noi Comitato dobbiamo ottenere questo confronto entro la prima settimana di Febbraio, ospitato dalla Casa Comunale. Il Sindaco, per la rilevanza del problema anche sull’impegno che dovrà assumere il nuovo governo, non potrà negarsi a essere garante principale del confronto tra interessi forti diversi e i cittadini che rappresenta.

I sindacati, a cominciare dalla CGIL, pongono giustamente il problema occupazionale legato alle attività portuali.

Dobbiamo avere al più presto un incontro di lavoro con la CGIL che approfondisca questi temi perché una portualità diversamente strutturata in laguna può essere una grande opportunità occupazionale.

Sull’insieme di questi temi dobbiamo avere anche un incontro diretto con i candidati alle prossime elezioni e dobbiamo utilizzare il Carnevale come un’occasione per rilanciare l’immagine dei pericoli che le grandi navi in laguna rappresentano per Venezia. E’ l’opportunità di raggiungere nuovamente (come con la grande manifestazione acquea) un ascolto anche foresto. Molti sono i visitatori stranieri e non veneziani che possiamo “conquistare” alla nostra battaglia per conservare città e cittadini.

Ci rivediamo per continuare a discutere, decidere e stabilire tappe operative

venerdì 25  gennaio alle ore 17

nella Sede  Municipalità di Venezia  di San Lorenzo – Castello 5056

al Piano Terra – stanza AmbienteVenezia

 

Cristiano Gasparetto per il comitato NO Grandi Navi