Riceviamo e giriamo questa lettera aperta di Gianni Fabbri sul Piano UNESCO per Venezia e la sua Laguna
Sull’UNESCO E VENEZIA
Venerdì 22, all’Ateneo Veneto, c’è stata la cosiddetta presentazione del “Piano di gestione del sito UNESCO Venezia e la sua laguna”. Ebbene: dopo circa quattro ore di convegno sui contenuti del Piano neanche una parola!
Nella “Tavola rotonda” finale abbiamo potuto ascoltare un intervento del Presidente dell’Autorità Portuale prof. Paolo Costa che ci ha parlato con notevole intelligenza delle difficoltà “generali” di comprendere le novità di questa fase storica: ma non una parola sul ruolo e i programmi del Porto!
Non restava che fare un’azione di auto-informazione andandosi a leggere direttamente sul sito UNESCO il Piano, con la certezza che vi avremmo trovato molte argomentazioni a fronte della situazione di crisi del rapporto città-laguna-porto, soprattutto dopo aver letto che:
“La vision complessiva per il Sito “Venezia e la sua Laguna” parte dal principio essenziale ed inviolabile costituito dalla responsabilità di dover preservare l’eccezionale valore universale del Sito per le attuali e future generazioni”.
Finalmente, a partire da …pag 106 ecco i sospirati “Contenuti del Piano di Gestione” e, nella tab. 27 titolata “Sistema ambientale”, troviamo che uno dei “Punti di debolezza” è dato dalla “erosione dei fondali lagunari, delle velme e delle (…) a causa della crescita del livello del mare, del “moto ondoso” da vento e di quello provocato dai natanti a motore”.
Nella stessa tabella, sotto l’eloquente voce “Minacce”, troviamo:
“modifica delle dinamiche idrauliche e trasformazione irreversibile dei caratteri morfologici dell’ecosistema lagunare in un braccio di mare, a causa della crescita dei livelli del mare e della pesca abusiva dei molluschi con mezzi meccanici, con conseguente depauperamento delle risorse naturali e della biodiversità”.
Cara UNESCO, ma questa è un’autentica presa per … i fondelli! Che esista un drammatico conflitto strutturale tra Porto e laguna nessuno ve l’ha mai detto? Neanche un sospetto, un indizio se pur vago? che esista un complesso progetto dell’autorita’ portuale di ampliare e approfondire i grandi canali portuali esistenti e di realizzarne di nuovi ve l’hanno tenuto nascosto? Oppure ne avete dimenticata l’esistenza al momento delle conclusioni operative? E sul transito delle grandi navi crocieristiche nel bacino di San Marco ne avete per caso sentito parlare?
Questo comportamento, queste amnesie, sono un fatto gravissimo che va denunciato internazionalmente.
Ancora più grave il fatto che sia proprio l’UNESCO ad assumere questo atteggiamento, avendo nel suo curriculum ben altre manifestazioni di attenzione e di serietà nei confronti della città di Venezia.
Gianni Fabbri
(Docente di Progettazione Architettonica e Urbana – IUAV)