Sulla Nuova Venezia di oggi compare l’articolo in oggetto che attribuisce al Comitato la proposta di un referendum contro il crocerismo. Il Comitato non ha mai né discusso né tantomeno avanzato questa proposta, e ieri si è limitato a inviare un comunicato nel quale si dava conto di un referendum contro le grandi navi vinto dalla popolazione di Key West, senza aggiungere altro.
Venezia, 8 settembre 2013
Il Comitato NO Grandi Navi – Laguna Bene Comune non ha mai ipotizzato né tantomeno proposto un referendum contro il crocerismo.
Nel raccontare la storia di Key West, dove la gente ha scongiurato con un voto i devastanti progetti di sviluppo del crocerismo sostenuti dalle compagnie da crociera, dalle lobby locali e dal sindaco, che si è fatto, lui, promotore del referendum, convinto d’avere la vittoria in tasca, il Comitato voleva solo sottolineare alcune cose:
– che i problemi del crocerismo non sono fissazioni di un gruppo di maniaci veneziani ma che si manifestano dovunque queste navi attracchino, a Venezia come a Key West, a Amburgo come a Rostock, a Charleston come a Ragusa (Dubrovnik), in Bretagna come a Civitavecchia;
– che le logiche che stanno dietro al crocerismo sono le stesse dovunque, indifferenti all’ambiente, alla salute dei cittadini, alla storia e alla cultura delle località toccate, in genere le più belle e fragili;
– che gli argomenti interessati di chi promuove le crociere sono sempre gli stessi: la ricchezza, l’indotto, il lavoro, ma che fatti per bene i conti il gioco non vale la candela.
Tutto qui. A Key West la gente ha rifiutato tutto ciò, e noi veneziani abbiamo dato loro una mano, ora saranno loro ad aiutare noi nelle forme che concorderemo assieme. Ma di referendum non ne abbiamo mai parlato.