Seguiamo da giorni le notizie delle navi da crociera bloccate in mare. Arrivano aggiornamenti continui da parte di equipaggio e passeggeri che denunciano gravissime lacune nella gestione dell’emergenza sanitaria da parte delle grandi compagnie crocieristiche, anche a fronte di casi di passeggeri positivi al test per il COVID-19.
Testate nazionali ed internazionali raccontano della malagestione da parte delle compagnie che hanno ignorato, taciuto o mentito sulle condizioni sanitarie a bordo, mancando di tempestiva comunicazione con equipaggio e passeggeri.
I casi conclamati, come quello della Diamond Princess in cui si registrano 705 passeggeri positivi al virus, confermano la potenzialità nefasta delle navi come enormi focolai di contagio.
Stiamo facendo enormi sacrifici per evitare il diffondersi del virus. Il nostro sistema sanitario è in crisi, siamo costretti all’immobilità e all’isolamento, molti e molte di noi senza alcuna tutela previdenziale. Non abbiamo certezze sulla fine di questa emergenza ma stiamo accettando la limitazione temporanea delle nostre libertà a fronte di un pericolo grave per la popolazione, soprattutto per i segmenti più esposti e vulnerabili.
A fronte di tutto questo, abbiamo seguito con sdegno e sgomento gli aggiornamenti sulla Costa Victoria, il cui attracco era previsto il 28 marzo in Marittima a Venezia. Oggi negato.
Abbiamo tuttavia conferma del fatto che sia ancora possibile ACQUISTARE BIGLIETTI PER LE CROCIERE IN PARTENZA DAL 5 APRILE, A VENEZIA E IN TUTTI I PORTI D’ITALIA.
Il consiglio dei Ministri previsto per la giornata di oggi ha in programma la valutazione di una proroga del blocco oltre il 3 aprile, le cui disposizioni riguardano anche il settore crocieristico.
Come Comitato No Grandi Navi denunciamo da anni l’impatto devastante che le grandi navi da crociera hanno sulla nostra laguna. In nome del profitto si è accettato di sventrare, inquinare e danneggiare i fondali e il nostro intero ecosistema per oltre vent’anni.
A fronte di questa gravissima emergenza, ancor di più rifiutiamo categoricamente l’entrata delle crociere in laguna e il prosieguo del calendario crocieristico.
Oltre al danno ambientale, il pericolo reale e concreto di aprire focolai di contagio con centinaia se non migliaia di persone a bordo. Oltre al pericolo sanitario, l’oltraggio di veder entrare questi mostri dentro la nostra città, al collasso e in ginocchio come mai prima d’ora.
La nostra risposta in questo momento non può che essere forte e categorica: ora più che mai, FUORI LE NAVI DALLA LAGUNA.