h. 16.00
È cominciato il concentramento alle Zattere per il grande corteo #nograndinavi di oggi.
Siamo qui per manifestare tutta la nostra indignazione, tutta la nostra rabbia dopo l’incidente che domenica scorsa ha visto la MSC Opera colpire la banchina e un battello turistico a pochi metri da qui.
Siamo qui per dire, insieme a tante veneziane e a tanti veneziani, una cosa sola: FUORI LE NAVI DALLA LAGUNA
h.16.30 – Il Comitato No Grandi Navi dà il benvenuto alle tante e ai tanti giunti alle Zattere per chiedere con forza l’applicazione del decreto Clini-Passera e l’estromissione dalla Laguna delle navi oltre le 40.000 tonnellate.
Nonostante l’incidente del 2 giugno, i bisonti del mare continuano a entrare. Lo diciamo da anni che sono un pericolo! E non solo per questioni paesaggistiche e di sicurezza, ma anche perché minacciano l’equilibrio dei fondali e inquinano, dando a Venezia (una città senza auto) il primato di città più inquinata d’Italia.
Ma siamo qui oggi anche per affermare il diritto dei veneziani alla città dopo il divieto del prefetto di farci entrare a piazza San Marco: è una vergogna! Ci stanno togliendo la residenzialità e i servizi, vogliono toglierci anche il salotto buono di Venezia, lasciandolo alla mercè del turismo di massa. Lo stesso salotto che la settimana prossima concederanno per la festa dei 100 anni di Aperol.
Noi piazza San Marco andremo oggi a prendercela, anche solo per dire che a Venezia lo spritz lo beviamo col Select!
h.17.00 – “Siamo migliaia e migliaia, questa riva non è mai stata così piena!” dice Tommaso del Comitato No Grandi Navi.
“Alla faccia dei divieti, questa è la risposta del cuore di Venezia che alza la testa! Lo diciamo da 6 anni: queste navi sono troppo grandi! Inquinano troppo! Questi mostri ci avvelenano e hanno un impatto terribile sulle rive, sulle fondamenta delle nostre case e dei monumenti! Domenica si è rischiata la strage e noi siamo qui per dire MAI PIÙ! Le nostre vite sono molto più importanti dei vostri profitti! Per questo oggi ci riprendetemo Piazza San Marco, perché Piazza San Marco è casa nostra!”
h.17.15
“Sono anni che denunciamo quanto siano pericolosi e insicuri questi mostri del mare” ricorda Marco del Comitato No Grandi Navi.
“Il nostro Sindaco, al contrario, ha fatto tutta la campagna elettorale a favore delle navi e da sempre difende gli interessi dell’economia più predatoria, senza fare nulla per chi abita Venezia e la Terraferma.
Solo un grande movimento popolare può fare in modo che qualcosa cambi. La Lega, ovunque governi, parla di cemento e di interessi dei grandi potentati economici. Ma anche Toninelli con il suo non decidere sta facendo in modo che le cose vadano avanti così, che le navi continuino a passare.
Cosa deve ancora accadere a Venezia perché qualcuno si preoccupi di tutelare chi la abita?”
h.17.30
“La coda della marea umana che sta liberando Venezia è ancora alle Zattere: siamo almeno diecimila!!!” dice dal Ponte dell’Accademia Tommaso del Comitato No Grandi Navi. “Siamo così tanti che il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica si è riunito nuovamente e, dopo aver registrato la nostra voglia di arrivare a San Marco, ci ha concesso la piazza! Andremo a San Marco non di nascosto, non con sotterfugi, ma a testa alta e tutti insieme in corteo. E tutto questo e solo grazie a voi! Fuori le navi dalla Laguna!”
h.17.45
Sono in corteo anche le ragazze e i ragazzi di Fridays for Future, che ricordano come le grandi navi siano espressione di un modello di sviluppo pericoloso per il pianeta. “Dobbiamo fermarle! Non c’è più tempo!”
Ambiente Venezia aggiunge che la giornata di oggi è solo l’inizio di una grande battaglia, che si connette alle lotte globali contro il cambiamento climatico. “Quelli che oggi volevano negarci Piazza San Marco, peraltro, sono gli stessi che hanno venduto a pezzi la nostra città, le case, i palazzi, i beni pubblici. Oggi è una vittoria della Venezia che resiste!”
h.18.00
La testa dello straordinario corteo #nograndinavi di oggi è arrivata alle colonne di San Marco!
Lì dove di solito va in scena il tragico inchino degli ecomostri del mare, oltre diecimila cittadine e cittadini stanno giungendo coi loro corpi e i loro cuori per urlare che le grandi navi devono stare fuori dalla Laguna.
È questa la fotografia da Piazza San Marco di oggi: quella di una città che alza la voce e che resiste al turismo di massa e alla speculazione.
Piazza San Marco ai veneziani!
Siamo marea e ci prendiamo Piazza San Marco #VeneziaNoGrandinavi
h.19.00
“Chi oggi voleva negarci Piazza San Marco non aveva fatto bene i suoi calcoli” dice Marco del Comitato No Grandi Navi. “Venezia NON è delle grandi navi, NON è di chi specula, NON è del nostro sindaco, che vuole vendere pezzo dopo pezzo la nostra città, pezzo dopo pezzo la nostra dignità. Venezia ha dimostrato oggi che è una città viva. Al prefetto che non voleva concederci la piazza per non creare un precedente, diciamo che l’unico precedente è una nave che si schianta e non vogliamo che si ripeta più. Siamo venuti qui dove le navi ogni giorno passano e fanno l’inchino per dire che Venezia è di chi la abita e non dei parassiti, e che qualsiasi ricetta politica deve partire dal ripopolamento: i predatori se ne vadano a fanculo! Oggi non è un episodio, oggi è una grande battaglia vinta, ma è solo l’inizio. Venezia è una città libera! Fuori le navi dalla Laguna!”
Dopo i tanti interventi che si sono alternati al microfono del corteo #nograndinavi in piazza San Marco, da Pierpaolo Capovilla al collettivo Stonewall Venezia LGBTQIA a Fridays For Future – Venezia/ Mestre, Tommaso del Comitato No Grandi Navi conclude e ringrazia le oltre diecimila persone che hanno partecipato allo straordinario corteo di oggi.
“Abbiamo ribadito davanti al mondo intero che le grandi navi non le vogliamo. E non le vogliamo anche perché i danni che provocano ai fondali e all’aria di Venezia, rendendola la terza città più inquinata d’Europa, non li pagano queste multinazionali del mare, ma noi veneziani! L’incidente di domenica ha dimostrato che le avarie sono possibili e che non riescono a essere fermate neanche da due rimorchiatori. Se la MSC Opera si fosse schiantata 100 metri prima, sarebbe finita nel Conad, 80 metri prima si sarebbe portato via l’imbarcadero di San Basilio. E oggi saremmo qui a celebrare un funerale.
Per fortuna questo non è successo, ma oggi siamo qui per farci ascoltare.
Adesso basta! Hanno avuto 6 anni per trovare una soluzione. Basta giocare alla roulette russa con le vite dei veneziani. Non possiamo più correre rischi. Oggi questa città ha dimostrato ancora una volta di avere un cuore grande. Fuori le navi dalla Laguna!”
La determinazione delle veneziane e dei veneziani in piazza oggi ha portato le bandiere #nograndinavi, dopo un partecipatissimo e colorato corteo, fin sotto il campanile di San Marco.
La Laguna paura non ne ha!
10.000 VOLTE GRAZIE!
Una giornata che non si conclude in piazza San Marco. Venezia ha dimostrato di voler e saper resistere: continueremo a combattere finché le navi non saranno lasciate fuori dalla nostra laguna e la salute dell’ecosistema sarà messa davanti al profitto di poche multinazionali!
Avanti tutta!
BUOngiorno
Sono Rossana Battiti Rahimi.
sono venuta a conoscere il comitato alle zattere mercoledi e sono venuta alla manifestazione sabato.
Ho fatto l intervento in inglese e tedesco poco prima della chiusura di Tommaso Cacciari ..
grazie
vi seguiro’ seriamente .vorrei fare alcune proposte immediate penso utili .
Attendo rassegna stampa.
sono ancora a Jesolo
avevo lasciato mail al signor Michetti ??
mi contattate subito ?
poi ci conosciamo meglio
non sono ne politica ne giornalista.
ho gia contattato gente in austria e francia .
Bisogna fare SUBITO una pagina in piu lingue per presentare il comitato , gli scopi e sfruttare l onda lunga
attendo
forse piu semplice per telefono