Comunicato n. 96 sul referendum contro il crocerismo stravinto a Key West (Florida) dalla comunità locale.

Venezia, 7 ottobre 2013

Una località stupenda stravolta da un turismo oppressivo, una comunità depauperata di residenti e di lavoro che non sia a servizio dei visitatori mordi e fuggi, le strette e antiche viuzze invase da orribile paccottiglia di cattivo gusto, un crocerismo protervo che scarica turisti poco attenti e velenoso inquinamento, le compagnie da crociera e le autorità che propongono lo scavo di un devastante canale all’interno di un ambiente fragilissimo per portare in mezzo alle case navi sempre più grandi e sempre più numerose.

E’ Venezia? No, è Key West, splendida isoletta della Florida, negli Stati Uniti, amata da Hemingway, da Tennessee Williams, da Henry Truman, che da 15 anni combatte una dura battaglia per conservare la sua storica identità, la sua bellezza, la barriera corallina che la circonda tutta e che è una delle meraviglie ambientali del mondo a rischio per l’inquinamento che un modello deleterio di “sviluppo” riversa nelle acque un tempo cristalline del Golfo del Messico.

A Key West, però, la gente ha vinto la sua battaglia contro i potentati locali, contro le lobby delle crociere, contro le autorità tiepide verso disegni devastanti se non nascostamente complici coi nemici di quella Comunità. Sono state le autorità, infatti, convinte d’avere la vittoria in tasca, a proporre un referendum cittadino per sottoporre o meno a un dubbio studio di impatto ambientale lo sviluppo del crocerismo e lo sbancamento della barriera corallina per scavarvi un canale per portare fin nel cuore dell’isola le grandi navi, invece il 1.ottobre la gente ha seppellito la proposta sotto una valanga di no.

Fatti i conti, il 73 per cento dei votanti ha bocciato crociere e nuovi canali mettendo la pietra tombale su progetti inaccettabili: a Key West le grandi navi non verranno, nonostante le sirene di quanti si appellavano all’incremento del turismo, ai certi guadagni, allo sviluppo economico. La gente ha festeggiato nelle strade, ringraziando anche il Comitato NO Grandi Navi – Laguna Bene Comune che ha dato il suo piccolo contributo per la vittoria, mostrando con foto e documenti la vera faccia dello “sviluppo”, offrendo dati sull’inquinamento, dando sostegno morale, firmando col locale Comitato per un Turismo responsabile (Key West Committee for Responsible Tourism) un protocollo comune per condurre assieme campagne informative sui danni di un turismo non governato e di un crocerismo incompataibile con la fragilità di alcune delle più belle località del mondo.

Ora tocca a Key West mobilitarsi per Venezia, le prime proposte operative sono già state recapitate al Comitato NO Grandi Navi: la battaglia per la Serenissima e per la sua laguna diventa sempre più internazionale. “Se una piccola isola come la nostra è riuscita a farsi rispettare – hanno scritto Eliot Baron e Jolly Benson, dirigenti del Comitato di Key West – anche l’isola più famosa del mondo ce la può fare a vincere la battaglia contro la prepotenza”.

 

Di seguito una lettera aperta che il collega Gianni Novara, ora residente a Key West e tra i promotori del locale Comitato per un Turismo Responsabile, ha inviato al sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni.

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