Una delegazione del Comitato NO Grandi Navi – Laguna Bene Comune si è incontrata stamane con la Conferenza dei Capigruppo del Consiglio Comunale per presentare il testo di una delibera di iniziativa consiliare che vorrebbe venisse fatta propria dai consiglieri comunali e avviata al previsto percorso istituzionale nelle competenti commissioni consiliari.
In sostanza, la delibera avvia l’organizzazione di un confronto pubblico sulle idee progettuali relative all’obiettivo dell’estromissione delle grandi navi da crociera dalla laguna, e ciò per permettere ai cittadini la piena conoscenza dei progetti attraverso un’iniziativa partecipata e soprattutto la comparazione delle diverse proposte a oggi sul tappeto.
A quanto se ne sa, infatti, la discussione, anzi lo scontro tra le istituzioni competenti sembra essere incentrato su due uniche alternative: lo scavo del canale Contorta Sant’Angelo, proposto dal presidente dell’Autorità Portuale, Paolo Costa, e la creazione di un nuovo terminal provvisorio a Porto Marghera, caldeggiato dal sindaco, Giorgio Orsoni. Progetti che nessuno conosce.
In realtà, sul tavolo ci sono anche altre proposte, come ad esempio il progetto Perla di Cesare De Piccoli; il progetto di un porto crociere a Santa Maria del Mare, proposto dallo stesso Costa e dal ministro dell’Ambiente, Corrado Clini; la linea del Comitato No Grandi Navi che prevede l’accesso in laguna solo di navi compatibili con la sicurezza della città, la salute dei cittadini, il riequilibrio morfologico della laguna.
Vi sono, poi, altre proposte legate al crocerismo, di cui sarebbe bene che la cittadinanza venisse informata e che richiedono un’approfondita discussione, come l’idea di una Marittima 2 in Cassa di Colmata A, avanzata dalla Venezia Terminal Passeggeri per le navi di prossima generazione, quelle da 350 metri che non potranno comunque arrivare in Marittima; o l’ipotesi di un porto passeggeri a San Leonardo. Per non parlare, poi, dei progetti pubblici e privati collegati alla portualità ma non direttamente al crocerismo, come ad esempio il Terminale Off Shore per petroli e portacontainer, il Terminale per le autostrade del mare a Fusina, la piattaforma logistica di oltre 400 ettari a Dogaletto di Mira.
Con la delibera, il Comitato chiede che tutto venga messo sul tavolo, discusso pubblicamente, valutato in modo comparativo sulla base di precisi parametri di sostenibilità, anche in vista della redazione del nuovo Piano Regolatore Portuale (anch’esso promosso dalla delibera) che è l’unico vero strumento di legge che il Comune ha per difendere ambiente e cittadini, rispondendo nei fatti alle arroganti dichiarazioni odierne di Paolo Costa che nella sostanza descrive un Porto totalmente autoreferenziale, soggetto solo a se stesso e indifferente al benessere del territorio nel quale opera.
Il Comitato ha trovato nei capigruppo attenzione e disponibilità.
La delibera proposta: