Sono passati senza esito 13 mesi dal decreto dei ministri Corrado Clini e Corrado Passera che vieta il passaggio delle grandi navi oltre le 40 mila tonnellate di stazza lorda in Bacino San Marco e in Canale della Giudecca e la presa in giro dei cittadini veneziani viene scandita addirittura da feste come quella organizzata domani in Marittima dalla Msc Crociere: il “Maiden call” della Msc Fantasia, ovvero nientemeno che la celebrazione del cambio dell’equipaggio. Cosa dicono gli amministratori veneziani?
Potrebbe essere solo il ridicolo tentativo di una compagnia da crociera di rinfrescare l’immagine patinata di un crocerismo che per merito della crescente consapevolezza della gente mostra invece il suo vero volto fatto di inquinamento, di violenza ambientale, di degrado della laguna, di attacco alla salute dei cittadini, non fosse che invece alle celebrazioni viene data per certa la presenza delle “autorità” cittadine.
Se a un decreto che vietava le grandi navi ha fatto da vero contraltare l’aumento del numero delle crociere e la crescita della stazza delle navi che, come nel caso della Fantasia, tocca le 133 mila tonnellate per 333 metri di lunghezza, forse c’è poco da stupirsi che le autorità cittadine partecipino gaudenti e festanti alle celebrazioni del crocerismo. In Val di Susa, infatti, i sindaci guidano con la fascia tricolore le manifestazioni della popolazione, mentre a Venezia i pubblici amministratori sono impegnati a dare un colpo al cerchio e un colpo alla botte, spacciando come grandi vittorie accordi come il Venice Blue Flagg in virtù del quale le navi da crociera benevolmente inquineranno appena un po’ meno.
Anche il Comitato NO Grandi Navi, dunque, si appresta ad affrontare la nuova stagione croceristica con manifestazioni e iniziative che mirano ad aprire gli occhi alla gente e a mettere i pubblici amministratori davanti alle loro responsabilità, a partire dalla partecipazione alla domenica ecologica che il 14 aprile vedrà il divieto del transito in città delle imbarcazioni a motore ma non il fermo delle grandi navi da crociera. Una sampierota con 8 cavalli danneggia la città, una grande nave da 133 mila tonnellate evidentemente no. Saremo presenti anche noi, rispettosi delle ordinanze che il Comune emetterà ma determinati a mettere in evidenza le contraddizioni di chi parla di ambiente ma chiude gli occhi quando passa una nave da crociera.
Le manifestazioni scandiranno l’estate, ed il clou avverrà l’8 e il 9 giugno, quando si svolgerà a Venezia un grande incontro internazionale tra tutte quelle realtà che come i No Tav, i No Dal Molin, i No Muos, solo per restare in Italia, si battono per la difesa del territorio contro le logiche speculative che lo devastano, indifferenti al benessere delle popolazioni locali. Due giorni di incontri, di dibattiti, di discussioni, di mobilitazione perché sempre più gente scenda in campo per rivendicare e difendere il proprio diritto alla salute.