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Il turismo crocieristico è uno dei settori dell’industria turistica in crescita più rapida e crea un significativo impatto ambientale, economico e sociale sui luoghi di destinazione. Tuttavia è raro che le autorità politiche, gli operatori e i manager inseriscano o valutino gli impatti ambientali nei loro piani di sviluppo turistico. Anzi, raramente un’analisi dello sfruttamento delle risorse viene effettuata prima che la capacità ricettiva sia oltrepassata e l’attrazione dei luoghi diminuita in proporzione. In questo articolo presentiamo una valutazione che determina, quantifica e stima finanziariamente sia le emissioni sia i rifiuti in modo che si possano confrontare con i redditi diretti generati nell’economia locale dal turismo di crociera.

The ART of GREENWASHING - We visit some of the most pristine areas of the world and our income depends on them staying that way, so why would we pollute?” That’s a common cruise industry response to those who challenge its environmental practices. Their question is disarming at first. But it can be turned back on the industry. Why aren’t they more conscientious in their environmental practices, especially given the increasing presence of cruise ships in environmentally delicate areas such as the Amazon, Antarctica, the Galapagos Islands and areas of the Indian Ocean such as Seychelles?

Da uno studio su costi e benefici dell'industria del crocierismo nel porto di Victoria, realizzato a cura della "James Bay Neighbourhood Association", si evidenzia come i costi ambientali siano superiori ai benefici economici portati dalle grandi navi; si calcola inoltre che i turisti spendano la maggiorparte dei propri soldi a bordo e non a terra. In lingua inglese

Uno studio del Prof Ross Klein (cruisejunkie.com) sugli impatti ambientali del crocierismo, realizzato per "Friends of the Earth"