Otto anni sono passati dalla nostra prima manifestazione e, se necessario, siamo pronti ad affrontarne altrettanti. Dunque, proprio perché fermamente convinti che la nostra battaglia si vinca innanzitutto mettendosi in gioco in prima persona, in acqua, nelle calli e nei campi della nostra città, ci sentiamo nella posizione migliore (non essendo direttamente parte in causa) per poter prendere pubblicamente parola sulla prossima tornata elettorale delle amministrative di Venezia.
Che un’elezione non basti a decidere il destino delle navi è un fatto, che però, su questo terreno, si spiani la strada alle forze pro navi, a chi spinge Venezia sempre più a fondo nel baratro della monocoltura turistica, oppure ai partiti di ogni colore che vorrebbero le crociere a Marghera (cioè sempre dentro la Laguna)…beh, questa è tutta un’altra questione.
Perciò decidiamo di rivolgere un appello all’unità a tutte quelle forze a vocazione civica che a Venezia rappresentano un patrimonio importante: dagli ambientalisti “storici”, passando per le nuove esperienze di partecipazione fino a chi, per stare più vicino alle esigenze dei residenti, ha scelto di abbandonare partiti ormai delegittimati.
Sono questi i soggetti a cui ci rivolgiamo, speranzosi che personalismi, rivalità di fazione e ambizioni private siano lasciate da parte, anzi che vengano intese come il segno distintivo di quella politica che sulla rovina di Venezia vuole costruire le proprie fortune.
Se è vero che, nonostante gli ultimi cinque anni di Brugnaro, le piazze no navi si sono moltiplicate, moltiplicandosi anche i numeri dei cittadini coinvolti, allora vogliamo essere chiari. Questo patrimonio non si “tira per la giacchetta”, non è al servizio di chi correrà, semmai esattamente l’opposto. Non può essere sacrificato sull’altare di piccole rivalità tra “i civici”, ma implica, per chiunque scende nell’agone elettorale dicendosi contro le navi, una grande responsabilità: quella di non costringere il voto di tant* cittadin* all’irrilevanza, facendosi invece interprete e portavoce delle migliaia di residenti che, assieme al Comitato, hanno manifestato contro le crociere, per l’ambiente e la giustizia climatica.
La situazione è grave, lo scenario non è certo roseo, il tempo stringe e non c’è più spazio per tentennamenti, tatticismi, mezze parole, attendismi. Se per voi l’agenda è la medesima, se tutt* dite fuori le navi dalla laguna e stop al MOSE, se mettete l’accento su politiche di giustizia ambientale, climatica e sociale, allora è tempo di unità.
Unitevi e, siamo certi, avrete un risultato importante. Dividetevi in due, tre, quattro listini e l’unico favore che farete lo farete a Brugnaro, non certo a chi sogna e si batte per una Venezia diversa.