1)Prima di tutto vogliamo brevemente commentare l’incidente sfiorato domenica 7 luglio alle ore 18.30 la nave da crociera Costa Deliziosa ha rischiato di andare a finire contro la riva dei Sette Martiri – Riva della Biennale; era in corso un fortissimo temporale con venti e pioggia fortissimi ma nonostante ciò invece di rimanere attraccati alla stazione Marittima hanno deciso di partire con un tempo bruttissimo e hanno rischiato un incidente peggiore di quello accaduto un mese fa alla Msc Opera.
Dai filmati e dalle foto che circolano in rete si vede la nave che arrivata di fronte alla riva dei Sette Martiri a pochissimi metri dal sicuro impatto con la riva e con una imbarcazione attraccata e con i mezzi pubblici dell’ACTV; i rimorchiatori hanno faticato moltissimo per evitare l’impatto!!!
E’ un’ulteriore dimostrazione del pericolo costante che grava sulla nostra città legato al transito delle navi da crociera;
ciò dimostra che navi così grandi sono incompatibili con la Laguna pensate a quello che potrebbe succedere in condizioni simili se la nave fosse stata in fase di transito nel Canale dei Petroli a ridosso di impianti e depositi di prodotti chimici e carburanti di Porto Marghera soggetti al rischio Seveso.
Ricordiamo che AmbienteVenezia il 12 giugno 2019 ha presentato un esposto/denuncia alla Procura della Repubblica di Venezia proprio sul pericolo costante insito al transito delle grandi navi da crociera;
Invitiamo la Magistratura a verificare cosa è successo anche ieri pomeriggio e le responsabilità gravissime di chi ha autorizzato la partenza della nave con condizioni meteo proibitive mettendo in pericolo la nostra città, i cittadini e anche i crocieristi. (in allegato l’esposto)
2)Detto ciò passiamo ad un’altra notizia:
Abbiamo appreso che in una recente riunione la MSC crociere abbia richiesto al presidente dell’autorità portuale Musolino l’autorizzazione ad utilizzare la banchina al molo A di Porto Marghera per trasformarlo in una banchina di approdo per le proprie navi crociera.
Attualmente la banchina è adibita al traffico container che viene gestito dal gruppo MSC e dalla società maltese Illy.
E’ un colossale paradosso:
MSC che con l’incidente della MSC Opera ha determinato una situazione di emergenza nella crocieristica veneziana si “sacrificherebbe“ modificando a proprio vantaggio l’utilizzo del terminal per navi crociera : il tutto sarebbe giustificato per un periodo transitorio fino a che nel prossimo decennio non si sarebbe individuata la soluzione definitiva.
Non è una richiesta nuova:
MSC ha chiesto di modificare la concessione ad uso commerciale che scade nel 2023 per una nuova concessione di imbarco e sbarco di crocieristi;
questa richiesta era fatta anche quando era presidente Paolo Costa che però si è sempre dichiarato contrario.
Ora sull’onda dell’emergenza tenta di imporre una soluzione a breve ritornando alla carica magari mettendo sul piatto della trattativa con l’Autorità Portuale la disponibilità a spostare il terminal container nell’area Montesyndial dove dovrebbe sorgere la nuova piattaforma logistica che in origine doveva costituire il terminal di terra del porto off-shore voluto da Paolo Costa ed accantonato da Musolino.
Su questa manovre furbesca di MSC vorremmo sapere:
– quale è la posizione dell’Autorità Portuale e della Capitaneria di Porto di Venezia,
– se il Ministro Toninelli, il Presidente della Regione Zaia e il Sindaco Brugnaro sono stati coinvolti in questa vicenda che penalizzerebbe pesantemente il traffico commerciale di Marghera;
– cosa ne pensano i sindacati dei portuali, che a differenza dei loro colleghi metalmeccanici e chimici si sono dichiarati disponibili ad una gestione mista commerciale e passeggeri sulle banchine di Porto Marghera.
Noi riteniamo che tutta questa manovra sia una sorta di cavallo di troia per far restare le grandi navi da crociera all’interno della Laguna!
Vorrebbero ottenere l’autorizzazione “provvisoria” per il transito delle navi da crociera della MSC lungo il canale dei petroli per consolidare la soluzione Crocieristica a Porto Marghera e successivamente aprire il passaggio delle altre navi da crociera delle altre compagnie attraverso il canale Vittorio Emanuele per arrivare in Marittima a Venezia .
AmbienteVenezia ritiene che queste manovre e questi progetti siano pericolosi e devastanti!
Una vera e propria catastrofe per la Laguna di Venezia come dimostrano tutti gli studi e le osservazioni fatte
- da esperti indipendenti,
- dagli esperti della Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente che hanno bocciato e bloccato tutti i progetti che prevedevano il transito delle crociere nel canale dei Petroli ,
- dagli studi del CNR- Ismar e dell’Università di Venezia sugli impatti ambientali del passaggio delle navi nel canale dei Petroli.
Inoltre si dovrebbero scavare dai 5 ai 7 milioni di metri cubi di fanghi variamente contaminati per allargare e approfondite il canale dei Petroli e il canale Vittorio Emanuele III°
Ricordiamo ancora una volta che ad oggi l’unico progetto che ha ottenuto il parere positivo dalla Commissione Tecnica VIA del Ministero dell’Ambiente è il Progetto “Venis Cruise 2.0” nella bocca di porto del Lido ;
che il progetto, dopo l’approvazione della commissione VIA, è stato inviato dal Ministro dell’Ambiente, il 7 marzo 2017, al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti.
Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti , come prevede la legge, avrebbe dovuto inviarlo al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e al CIPE.
Ma l’ex Ministro Delrio lo ha arbitrariamente bloccato e giace ancora nei cassetti del Ministero che ora gestisce il Ministro Toninelli che a sua volta invece di procedere come prevede la legge, lo tiene fermo e si inventa altre fantasiose procedure e altre ipotesi progettuali che per essere realizzate hanno bisogno di tempi lunghissimi (dai 7 ai 10 anni).
Le grandi navi da crociera devono restare Fuori della Laguna di Venezia
Armando Danella e Luciano Mazzolin per Associazione AmbienteVenezia
8 luglio 2019