REPORT ASSEMBLEA NAZIONALE RETE 23 M
Venezia, Climate Camp.
6/09/2019
L’assemblea dei movimenti contro le grandi opere inutili e dannose, per la giustizia climatica e contro la devastazione ambientale si è ritrovata, lo scorso 6 settembre, a Venezia, durante il Venice Climate Camp.
Questi, schematicamente, i punti principali emersi dalla discussione:
1) La giustizia climatica si impone oggi quale una delle maggiori urgenze globali e deve, in linea con il percorso intrapreso dal settembre 2018 fino allo scorso 23 marzo, rafforzarsi in quanto cornice comune delle diverse vertenze territoriali.
2) Il rapporto tra movimenti contro le grandi opere e le organizzazioni, per lo più giovanili, che si mobilitano sul terreno della giustizia climatica, deve essere oggetto del nostro lavoro politico. Coerentemente con quanto affermato nelle precedenti assemblee, siamo consapevoli che lo spazio aperto dai movimenti climatici è pienamente uno spazio di scontro politico: un confronto tra due opzioni tra loro antitetiche, quella del riformismo capitalista in salsa green (che nel nostro paese appoggia il sistema grandi opere, TAV in testa) e quella anticapitalista, basata sulla convinzione che un reale cambio di rotta avverrà solo in seguito ad una radicale trasformazione del modo di produzione.
In questo spazio si misurerà la nostra capacità di tenere assieme istanze generali e vertenze locali, di unire due elementi: la visione complessiva della necessità di rovesciare gli attuali rapporti di forza tra capitale e vivente, con la capacità di “indicare”, territorio per territorio, i responsabili della devastazione ambientale, producendo così organizzazione ed iniziativa politica.
Va registrato ad ogni modo un fatto importante. Al Venice Climate Camp, per la prima volta, hanno preso parola e partecipato alla discussione giovani di diversi nodi nazionali di Fridays For Future.
3) Secche le considerazioni sul nuovo governo, tutte sulla falsariga di quanto andiamo affermando da un anno: “non ci sono governi amici”. Aspettiamo i fatti, ma siamo consapevoli che la compagine giallo-rossa non produrrà alcun momento di discontinuità sul terreno delle grandi opere e della giustizia climatica.
4) Proposte
– partecipazione alla Scuola Climatica, in programma a Napoli i prossimi 2 3 e 4 Ottobre, prima dell’assemblea nazionale di Fridays For Future.
– è emersa l’esigenza di proporre un percorso collettivo che porti alla promozione di una manifestazione nazionale centrata contro il fossile, necessaria per contrastare l’idea “green” per la quale la riconversione si ridurrebbe al passaggio dal carbone al gas.
– sostegno alla Campagna Giudizio Universale e la partecipazione alle iniziative e azioni che verranno realizzate sul territorio nazionale per darne visibilità e per individuare possibile ricorrenti.
– mettere in comune i canali di informazione indipendente e tentare di creare un contenitore/format sul tema grandi opere e giustizia ambientale.
– approfondire il nesso tra grandi opere e lavoro per sciogliere il ricatto che spesso viene agitato.
– partecipazione alla due giorni romana “Energie in movimento” 14-15 settembre.
5) Mobilitazioni
– Nell’attesa di individuare i termini di una nuova mobilitazione nazionale, molti interventi sono tornati sulla necessità di immaginare forme di mobilitazione che eccedano il classico corteo. Si guarda con interesse alla pratica dei blocchi che caratterizza i movimenti climatici europei ed internazionali.
Il nodo di una mobilitazione nazionale sarà affrontato nella prossima assemblea il cui luogo e la cui data dovrebbero essere decisi a breve.
– Si propone di riconvocare una giornata di mobilitazioni territoriali calendarizzata per l’8 dicembre.
– Come prossima data di mobilitazione, l’assemblea dei movimenti contro le grandi opere e per la giustizia climatica ha sancito la propria adesione al terzo sciopero globale climatico, previsto per il prossimo 27 settembre.
Per noi questa piazza rappresenta una nuova occasione per sottolineare il nesso tra lotta alle grandi opere e giustizia climatica.
6) Prossima assemblea: si individua Pescara come luogo della prossima assemblea nazionale. La data precisa sarà presto indicata, il periodo quello tra la metà di ottobre e la metà di novembre.