La decisione del trasferimento delle grandi navi a ridosso dell’area industriale di Marghera è una scelta sbagliata che danneggerà in maniera irreversibile l’equilibrio morfologico della stessa Laguna di Venezia, già profondamente compromesso a causa della permanenza dei giganti del mare all’interno dell’area lagunare (…). Come MoVimento 5 Stelle continueremo a contrastare tutte le ipotesi fin da ora avanzate che sostengono il transito delle navi all’interno della Laguna
Arianna Spessotto
Marco Da Villa
Emanuele Cozzolino
[deputati veneti del Movimento 5 stelle in una nota a commento del “Comitatone”, 7 novembre 2017]
Le grandi navi, nella logica del sistema attuale, non sono compatibili con le esigenze di tutela del fragile ecosistema lagunare e con la salvaguardia della città di Venezia. Fino ad oggi si è sempre ragionato partendo da una prospettiva sbagliata, ovvero che la città e la sua laguna si dovessero adeguare alle grandi navi mentre è vero l’esatto contrario
Sara Visman
Davide Scano
Elena La Rocca
[consiglieri comunali M5S sul blog http://www.grillivenezia.org/wordpress/2017/06/22/9879/
22 giugno 2017]
Potremmo continuare a lungo, ma sono queste, in sostanza, le posizioni che il Movimento 5 Stelle ha sempre tenuto rispetto al tema della permanenza e del transito delle grandi navi da crociera all’interno della Laguna di Venezia. Per questo, il 25 giugno scorso, abbiamo scritto al Presidente del Consiglio ed ai ministri Costa e Toninelli la lettera che di seguito pubblichiamo. Chiedevamo un incontro, la possibilità di esporre le motivazioni di decine di migliaia di cittadini che in questi anni si sono opposti allo stupro quotidiano della nostra Città e della nostra Laguna. Come risposta abbiamo ricevuto solo un silenzio assordante, mentre il tema delle grandi navi a Venezia spariva da ogni dichiarazione e comunicazione ufficiale.
Chissà se le parole di tutti gli esponenti locali del M5S erano solo chiacchiere o propaganda pre-elettorale. Chissà se oggi che quello stesso movimento è al governo e occupa la poltrona del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti qualcuno dei vertici ha cambiato idea. Forse la vicinanza con i nuovi amici della Lega di Zaia e di Maroni che per decenni hanno governato le regioni più cementificate d’Italia, gli sta facendo fatto male…
Così sembrerebbe, considerando quante volte il M5S ha già cambiato idea su tante grandi opere tremendamente impattanti sui territori del nostro paese, dalla TAV e il TAP ora considerati “migliorabili” e “da ritoccare”, agli inceneritori, al Mo.S.E., che per il sottosegretario Michele Dell’Orco è un’opera che “va terminata” e poco importa che sia un’opera tecnicamente sbagliata, pericolosa e terribilmente costosa.
Che il silenzio sulle grandi navi sia il preludio di un ennesimo voltafaccia dei pentastellati di governo in materia ambientale?
Il ministro lo dica chiaro, perché il movimento contro le grandi navi in Laguna non resterà in silenzio e non cambierà idea. Continueremo a lottare e continueremo ad inchiodare chi comanda alle proprie responsabilità davanti all’opinione pubblica internazionale. Continueremo ad opporci con i nostri corpi, con la forza delle nostre motivazioni, armati di tutta la nostra fantasia, a questa follia dettata solo dall’arroganza del profitto delle compagnie armatoriali che sta mettendo a rischio non solo l’intero ecosistema lagunare, ma l’idea stessa che Venezia continui ad esistere come città e non solo come parco-giochi per il peggior turismo invasivo e cafone.
Al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti
Danilo Toninelli
- Si deve finalmente attuare il decreto Clini-Passera mettendo fine alla fase transitoria che dura da sei anni, fissando la data del divieto di transito delle Navi superiori alle 40.000 tonnellate davanti a San Marco
- Se il Governo intende confermare il mantenimento della crocieristica a Venezia, l’Autorità Marittima deve emettere il provvedimento per l’individuazione della via navigabile alternativa, considerato che la comparazione tra i vari progetti, avviata con il Comitatone dell’8 agosto 2014, si è conclusa con le diverse istruttorie compiute dalla Commissione VIA nazionale dove risulta che un unico progetto denominato VENICE CRUISE 2., che prevede un nuovo Terminal Crociere fuori della Laguna, alla Bocca del Lido, ha superato positivamente la valutazione di impatto ambientale a cui fa seguito la sentenza del 9 maggio scorso del TAR veneto che ha stabilito che le procedure seguite dal suddetto progetto sono legittime.
- Si prenda atto che il Comitatone, convocato da Del Rio il 7 novembre 2017, non ha preso nessuna decisione che modificasse le scelte compiute nella riunione precedente e la cosiddetta “soluzione Marghera” allo stato non esiste, né nessuna procedura è stata attivata.