Polveri sottili: Venezia peggio che Pechino
Venezia, 16 settembre 2013
Ieri, domenica 15 settembre, il Comitato NO Grandi Navi ha collaborato con una troupe della televisione pubblica tedesca (la Ndr, articolazione regionale per tutto il Nord della Germania della Ard, equivalente della nostra Rai) alla preparazione di un documentario scientifico sul tema delle criticità connesse alle grandi navi da crociera. Il documentario parte dai problemi denunciati dalle popolazioni di Amburgo e di Rostock (entrambi porti Anseatici) e poi analizza situazioni analoghe, tra le quali ovviamente quella di Venezia, che sta avendo risonanza mondiale.
Il consulente scientifico della produzione è il prof. Axel Friedrich, già direttore dell’Ente nazionale tedesco di protezione ambientale, e naturalmente domenica era a Venezia con la troupe, dotato di una sofisticata strumentazione per rilevare il livello del particolato nell’aria, le polveri sottili. La strumentazione da lui utilizzata rileva polveri di diametro tra 20 a 800 nanometri, dunque pari a circa un millesimo del cosiddetto Pm2,5, che è il diametro delle polveri usualmente indagate dall’Arpav. “Si tratta di polveri ultrafini – ha spiegato il prof. Friedrich – che non arrivano solo agli alveoli polmonari ma che entrano anche negli organi interni, cervello compreso, attraverso la pelle e di lì nel sangue, aumentando anche il rischio d’infarto”.
Il prof. Friedrich ha analizzato sia il livello di fondo delle polveri ultrafini in Bacino di San Marco e in Riva degli Schiavoni, sia il livello al passaggio delle grandi navi. “L’inquinamento di fondo a Venezia – ha concluso – è peggio di quello di Pechino”!
Se la qualità dell’aria può definirsi buona quando si rilevano circa 5 mila particelle di nanopolveri per centimetro cubo, il fondo si attesta sulle 16 mila particelle mentre l’inquinamento cresce fino a oltre 160 mila particelle al passaggio di una grande nave, come domenica la Costa Fascinosa, il traghetto dell’Anek Line, la Zenith.
Sarebbe facile speculare sul dato, ma il Comitato non lo vuole fare. In Bacino non ci sono solo le navi, che pure non sono necessarie alla vita quotidiana della città e che secondo lo studio europeo Apice inquinano quasi come il traffico automobilistico di Terraferma, ma ci sono motonavi, vaporetti, topi, un traffico massivo al di fuori di ogni controllo ambientale, e l’indagine del prof. Friedrich va certamente ripetuta in condizioni di vento e di pressione e di traffico diverse, ma il Comitato intende denunciare alla cittadinanza e segnalare alle Autorità una situazione potenzialmente abnorme ma assai sottovalutata.
Le Autorità devono farsene carico, Venezia non è un’isola felice ma è una città soggetta a gravi problemi di inquinamento che però nessuno indaga e controlla e che non si risolvono portando le navi in Marittima per percorsi alternativi o in altri terminal in laguna, come invece si appresta a fare il Governo. Si cominci dunque a mettere il tema al centro dell’agenda locale, a partire da sabato prossimo quando 13 navi faranno scalo in Marittima sputando il loro carico di veleni sulla città: il Comitato invita i cittadini a mobilitarsi e a presenziare appunto sabato dalle 14.30 al presidio informativo e di protesta che verrà allestito alle Zattere per sostenere questa richiesta e l’obiettivo di estromettere le navi incompatibili dalla laguna.