Venezia, 7 luglio 2013
I PROBLEMI AMBIENTALI NON SI RISOLVONO CON LE GRANDI OPERE
Per più di un anno con ripetute dichiarazioni il sindaco, Giorgio Orsoni, ha ingenerato nei cittadini la convinzione d’avere elaborato una proposta operativa per allestire un nuovo terminal croceristico a Porto Marghera, ma ieri ha lasciato tutti a bocca aperta ammettendo candidamente davanti alle commissioni IV – V – VI – IX – X del Consiglio Comunale d’avere solo delle riflessioni di buon senso, come egli stesso le ha definite.
C’è da far cadere le braccia, ma anche se sembra incredibile bisogna prendere atto che per oltre un anno il sindaco è rimasto alla finestra senza elaborare non diciamo un progetto, ma neppure un’idea, nemmeno una strategia per risolvere il grave problema del passaggio delle grandi navi nel cuore della città e in laguna.
Delle riflessioni di buon senso del sindaco non possiamo far altro che prenderne per buone tre, aspettando poi assai poco fiduciosi di vedere come e con quale determinazione le sosterrà a Roma il 25 luglio alla riunione coi ministri delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, e dell’Ambiente, Andrea Orlando:
– Il decreto Clini – Passera va applicato immediatamente perché altrimenti è una presa in giro nei confronti della città mentre le situazioni di pericolo che l’hanno giustificato permangono tutte;
– Tutti i progetti alternativi al passaggio delle grandi navi in Bacino di San Marco e in Canale della Giudecca messi finora sul tappeto richiederanno lunghi anni per la loro realizzazione e sono ambientalmente insostenibili o da verificare (e ciò vale, aggiungiamo noi, anche per ogni ipotesi a Porto Marghera);
– Venezia potrebbe invece puntare a un modello diverso di crocerismo, con navi più piccole, compatibili, sostenibili, destinate a fasce di turismo più qualificato e che garantirebbero ugualmente lavoro e indotto (ciò, sottolineaiamo noi, lo si potrebbe fare in tempi brevi, solo che la Venezia Terminal Passeggeri, solita ad autocelebrare le proprie capacità, anziché appiattirsi sulle scelte dei grandi armatori sostenesse invece questa prospettiva con adeguate politiche di promozione).
Alle riflessioni di buon senso del sindaco ne aggiungiamo una sola delle nostre: qualsiasi soluzione che mantenga in laguna questo modello di crocerismo improntato a un gigantismo insostenibile risolve solo il problema del passaggio delle grandi navi in Bacino San Marco ma mantiene nel cuore di un’area ambientalmente fragilissima e densamente abitata tutte le altre criticità come i rischi d’incidente, la devastante erosione della laguna, la compromissione della salute dei cittadini. Al riguardo, invitiamo a rileggere il comunicato inviato ieri (Cominavi 83) che tocca proprio quest’ultimo tema.
Come dimostrano gli arresti eccellenti di stamane, i grandi problemi ambientali non si risolvono con le grandi opere ma con il rifiuto di modelli distruttivi che fanno gli interessi di pochi a danno del bene di tutti.