Stanno facendo il giro del web, creando imbarazzo e indignazione, le foto che ritraggono il momento in cui una nave da crociera ancorata nella rada si Amalfi scarica liquido dal colore giallastro direttamente in mare. L’indegno spettacolo non ha lasciato indifferenti i diportisti che hanno immortalato il momento, affidandolo alla “valutazione” degli utenti di Facebook.
E non sono mancate polemiche e attacchi agli organismi deputati alla vigilanza e alla salvaguardia del mare, che in Costa d’Amalfi non si ricorda mai sporco come quest’anno.
Della composizione dei liquami che fuoriescono dall’occhio di cubia e finiscono dritti in mare creando un’ orribile chiazza giallastra nulla è dato sapersi. Probabilmente si tratta di acque reflue (ci si augura non pericole per l’ecosistema). Intanto non si escludono, già dai prossimi giorni, azioni da parte della cittadinanza.
Il settore delle crociere, le cui tratte toccano la Costa d’Amalfi, è particolarmente preoccupante, date le dimensioni delle navi di oggi che sono paragonabili a vere e proprie città galleggianti.
Secondo uno studio condotto dall’“Organizzazione Amici della Terra”, associazione ambientalista non-profit attiva in Italia dal 1978, riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente, partner italiano di Friends of the Earth International, il network ambientalista più diffuso nel mondo, una nave come la Explorer of the Seas di Royal Caribbean produce ogni giorno più di 152.000 litri di acque reflue, oltre 450.000 litri d’acqua grigia, 4.000 litri di acque oleose di sentina e sino a 19 tonnellate di rifiuti solidi.
Molti di questi rifiuti viene scaricato nell’ambiente, direttamente o indirettamente, come fumo e ceneri dell’inceneritore. Inoltre, una nave da crociera, come tutte le navi oceaniche, produce emissioni significative nell’aria dalla combustione di grandi quantità di carburante e contamina le acque attraverso l’acqua di zavorra che favoriscono l’arrivo di specie non indigene nelle acque dell’America.
Una nave da crociera di medie dimensioni per un viaggio di una settimana con 2.200 passeggeri e 800 membri dell’equipaggio si stima che generi sino a 210.000 litri di liquami umani (questo potrebbe riempire una decina di piscine), un milione di galloni (l’equivalente di oltre 40 piscine) di acque grigie (acqua da lavandini, bagni, docce, lavanderia e cucine), otto tonnellate di spazzatura (il peso di uno scuolabus), più di 130 galloni di rifiuti pericolosi e 25.000 galloni di acque oleose di sentina.
ACQUE NERE Acque nere, altrimenti conosciute come scarichi umani. Una nave da crociera produce più di otto litri di liquami al giorno per persona. L’importo cumulativo al giorno per una nave come Explorer of the Seas di la Royal Caribbean è circa di 40.000 galloni, quasi 300.000 litri per una crociera di una settimana.
Tali rifiuti contengono batteri nocivi, agenti patogeni, malattie, virus, parassiti intestinali e le sostanze nutrienti nocivi. Se non adeguatamente trattate possono provocare infezioni batteriche e virali dei pesci e molluschi. Inoltre, le sostanze nutrienti nelle acque di scarico, come azoto e fosforo, favoriscono la crescita delle alghe. Le alghe consumano l’ossigeno in acqua, elemento indispensabile per la vita dei pesci e altre forme di vita acquatica.
ACQUE GRIGIE L’acqua grigia è l’acqua di scarico da lavandini, docce, cucine, lavanderia e attività di pulizia a bordo di una nave. È la più grande fonte di rifiuti liquidi da una nave da crociera: fino a 90 litri al giorno per persona; quasi mezzo milione di galloni al giorno per una nave. Le acque grigie possono contenere una varietà di sostanze inquinanti. Tra questi batteri coliformi fecali, detergenti, oli e grassi, metalli, composti organici di idrocarburi petroliferi, i nutrienti, i rifiuti alimentari. La più grande minaccia rappresentata dalle acque grigie è la presenza in esse di sostanze nutritive, ossigeno ed altri materiali inquinanti. Il settore delle crociere classifica le acque grigie come innocue però una relazione del 2008 del’EPA non è completamente d’accordo.
RIFIUTI SOLIDI Una nave da crociera produce una grande quantità di rifiuti solidi non pericolosi. Questo include enormi volumi di plastica, carta, legno, cartone, rifiuti alimentari, lattine, vetro. E ‘stato stimato nel 1990 che ogni passeggero produce in media 3,5 kg di rifiuti solidi al giorno. Questo dato negli ultimi anni è stato ridotto quasi del 50%. Ma la quantità è ancora significativa, più di otto tonnellate in una settimana da una nave da crociera di dimensioni moderate. Basti pensare che il 24% dei rifiuti solidi prodotti dalle navi in tutto il mondo proviene da navi da crociera.
RIFIUTI PERICOLOSI. Una nave da crociera produce una vasta gamma di rifiuti pericolosi. Questi comprendono le sostanze chimiche utilizzate dai fotografi di bordo, rifiuti per lavaggi a secco, vernice utilizzata, solventi, metalli pesanti, prodotti chimici e farmaceutici scaduti, rifiuti tipografici, idrocarburi e idrocarburi clorinati, fluorescenti e mercurio.
ACQUE DI SENTINA OLEOSE Una tipica nave da crociera di grandi dimensioni genera una media di 8 tonnellate di acque oleose di sentina per ogni 24 ore di funzionamento; secondo un rapporto sull’inquinamento di Royal Caribbean del 1998 le sue navi producono in media 25.000 galloni di acque oleose di sentina per un viaggio di una settimana. Quest’acqua si deposita sul fondo dello scafo di una nave tramite condensa e contiene carburante, olio, acque di scarico dei motori e delle altre macchine e può includere anche i rifiuti solidi come stracci, trucioli metallici, vernici, vetro e detergenti.
I rischi per i pesci e gli altri organismi marini sono enormi, infatti gli oli anche in piccolissime concentrazioni possono uccidere i pesci o causare numerosi effetti sub-letali, come le variazioni dei tassi cardiaci e respiratori, il fegato ingrandito, crescita ridotta, l’erosione della pinna, biochimici e dell’evoluzione cellulare.
EMISSIONI ATMOSFERICHE Ci sono due fonti principali che generano emissioni atmosferiche: gli inceneritori e motori e ciascuna presenta una propria serie di questioni.
Le navi da crociera sono in grado di incenerire e bruciare una grande varietà di rifiuti, compresi i rifiuti pericolosi, oli, fanghi oleosi, fanghi di depurazione, rifiuti biologici, prodotti farmaceutici scaduti e di altri rifiuti solidi come plastiche, carta, metallo, vetro, e naturalmente il cibo .
Una nave da crociera può bruciare da 1 a 2,5 tonnellate al giorno di fanghi oleosi nei propri inceneritori.
Le emissioni da incenerimento a bordo possono includere diossine, ossido di azoto, ossidi di zolfo, monossido di carbonio, biossido di carbonio, particolato, acido cloridrico, metalli tossici e pesanti come il piombo, cadmio e mercurio e idrocarburi.
EMISSIONI DEI MOTORI Le emissioni provenienti motori di navi rappresentano una ovvia fonte di inquinamento, perché molte navi utilizzano il combustibile “bottom-of-the-barill” (fondo del barile), in genere ciò che rimane del greggio dopo che la benzina ed i distillati di oli combustibili sono estratti tramite la raffinazione. Questo per ovvie ragioni di contenimento dei costi.
Le emissioni quotidiane di una nave da crociera sono paragonati a quelle di circa 12.000 automobili.