Nel numero di maggio di Altreconomia:
• Volpi e Amoroso “Il modello europeo va ridiscusso, a partire dal ruolo delle banche”
• Come investono le Coop i risparmi di chi sottoscrive un libretto?
• Derivati di Milano: ecco perché le banche -condannate- hanno comunque vinto
• Da Siena a Venezia: la privatizzazione del patrimonio artistico
• Esclusiva: Jared Diamond firma l’editoriale
• Copertina dedicata all’euro: la crisi economica, esasperata dalla finanziarizzazione, ha evidenziato i limiti dell’Unione europea e della sua moneta unica. Un modello da riformare, secondo Alessandro Volpi (ordinario di Storia contemporanea a Pisa) e Bruno Amoroso(allievo di Federico Caffè e ordinario di Economia a Roskilde, in Danimarca), che analizzano sul nuovo numero di Altreconomia il passato, il presente e il futuro dell’euro e delle istituzioni comunitarie, a partire dalla BCE.
• Quasi un milione di italiani hanno un libretto di risparmio presso Coop. A fine 2011, la raccolta della nove cooperative di consumo ha superato gli 11 miliardi di euro. E se anche “la Coop sei tu”,in pochi sono disponibili a raccontare come vengono investiti: Coop Adriatica, che raccoglie 1,9 miliardi di euro, fornisce ad Ae chiarimenti. Tra i nomi, Jp Morgan, Goldman Sachs, Intesa Sanpaolo, Axa, Alliance, Unipol, Eni e Enel.
• La vicenda dei “derivati” del Comune di Milano non può ritenersi chiusa con la sentenza del dicembre 2012 che ha condannato le 4 banche, colpevoli di aver maturato un profitto illegittimo di 90 milioni di euro. Altreconomia ha potuto visionare gli atti in base ai quali il Comune di Milano ha deciso di non costituirsi parte civile, rinunciando alla richiesta danni. Nei documenti, alcune (palesi) incongruenze. Intanto, Palazzo Marino incasserà 475 milioni di euro, da depositare su quattro conti delle filiali londinesi delle stesse quattro banche, e si è impegnato al massimo riserbo su tutta la questione. Così facendo, le banche non vedranno intaccata la propria posizione di mercato.
• Le città d’arte italiane sono in vendita. A Siena, per poco più di 40mila euro, Civita Servizi srlha “acquistato” dall’Opera della Metropolitana un gruppo di lavoratori e gestisce i servizi d’accoglienza e assistenza al sistema museale della città, il cui centro storico è patrimonio dell’Unesco. Che cosa accade? Per 25 euro a persona si aprono i tetti del Duomo che diventano un terrazzo da cui guardare dall’alto la Piazza del Campo e la vicina Torre del Mangia.
Patrimonio Unesco è anche Venezia con la sua Laguna, che accoglie ogni anno circa 1,8 milioni di crocieristi: negli ultimi 5 anni, il numero delle Grandi Navi che passano di fronte a San Marco è cresciuto del 23%, da 535 a 661. Una ricerca dell’Università “Ca’ Foscari” stima i costi ambientali legati al crocierismo: 278 milioni di euro, pari ai ricavi per gli operatori turistici della città legati al settore.
A pagarli, però, sono tutti i cittadini, per 6mila euro a testa, in media.
L’8 e 9 giugno Venezia ospita le Giornate internazionali di lotta contro le grandi navi e le grandi opere.
• Si fa un gran parlare di debiti di gioco. In Italia, il gruppo De Agostini è attivo nel settore delle scommesse e in quello del credito e del credito al consumo. La società, nata come editore oltre un secolo fa, oggi fattura oltre 5 miliardi di euro e controlla Lottomatica e la società di diritto lussemburghese SIGLA, che anche nel nostro Paese si occupa di prestiti e di cessione del quinto dello stipendio.
• Con un’intervista a Rossano Ercolini: il maestro toscano, premiato negli Stati Uniti d’America con il Goldman Environmental Prize 2013 per il suo impegno contro gli inceneritori, analizza con Altreconomia il testo della legge d’iniziativa popolare “Rifiuti zero”.
• Infine, una grande esclusiva per Altreconomia. Jared Diamond, il celebre scienziato autore diArmi, acciaio e malattie e Collasso, già premio Pulitzer, firma l’editoriale del numero di Maggio. È già disponibile sul nostro sito, ed è dedicato alla sostenibilità
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