La foto pubblicata su Facebook ha scatenato l’indignazione. Il direttore generale del Comune: «Sono atti inaccettabili»
di Paolo Navarro Dina
VENEZIA – La vicenda è delicata, ma inequivocabile. E la foto che Il Gazzettino pubblica qui accanto non è proprio una bella immagine. Certo, c’è da capirne i “contorni”, ma che un agente di Polizia municipale, a bordo di un motoscafo di ordinanza, mostri davanti alla macchina fotografica, il classico “dito medio” all’indirizzo di chi sta scattando l’immagine, non rende onore all’istituzione che rappresenta, ma anche ai cittadini di questo Comune.
Già. Invece, proprio grazie a Facebook, quest’immagine ha fatto il giro della “Venezia virtuale” sollevando proteste, commenti pesanti, annunci di denunce, e dichiarazioni sarcastiche. L’immagine è stata scattata il 16 settembre scorso da una fotografa professionista veneziana al seguito delle imbarcazioni dei Comitato No Grandi Navi che, in quel giorno stavano contestando il passaggio delle navi crociere in Bacino.
Una circostanza che aveva scatenato vibranti proteste dopo che i manifestanti erano stati letteralmente bagnati, da cima a fondo, dalle pale dell’elicottero della Polizia che stava operando in servizio di ordine pubblico. Ora quest’altro episodio. Ma al di là della denuncia, va anche detto che, su segnalazione di un consigliere comunale, il Direttore generale del Comune, Marco Agostini, che ha competenza in materia di Vigili urbani, è immediatamente intervenuto.
«Dopo la segnalazione istituzionale – sottolinea – abbiamo immediatamente aperto un procedimento disciplinare nei confronti dell’agente al quale verrà contestato il comportamento che non si addice ad un dipendente di questo Comune. Non ci sono giustificazioni per questi atti, che sono inaccettabili. Cercheremo di capire come sia potuto accadere e se l’agente abbia per caso reagito a qualche pesante provocazione. Ma il suo è comunque un atto da censurare». Al termine dell’indagine interna prevista in 20 giorni, nei confronti del vigili potrebbe scattare una censura oppure una multa.